La borgata di Damos, posta in prossimità dell’antica viabilità romana, oltre alla bella chiesa cinquecentesca, ci offre un paesaggio ancora integro, di rara bellezza e suggestività. Queste montagne, peṛ, non sono solo uno scrigno di bellezze naturali. Nascondono altri misteriosi segreti. Leggende e racconti fantastici, animati da creature uscite dalla fantasia di coloro, per tutta la vita, sono vissuti in questi luoghi, amando, venerando e nello stesso tempo, temendo la natura che li circondava. Ecco quindi spuntare dai boschi, folletti, giganti, cavalieri, fate, streghe. Personaggi immaginari, che danno vita a storie fantastiche. Dove la natura si lega alla realtà arricchita da timore, paura, meraviglia e superstizione, verso questi monti e i loro misteriosi abitanti, veri o presunti. È coś che non molto tempo fa, nei pressi della chiesa di Damos, ai piedi di un maestoso larice, una mano sconosciuta pose un rotolo di pergamena consunto dal tempo. Era un vecchio manoscritto, appena leggibile e scritto in una lingua, che solo il vento ed il silenzio del bosco, sapevano tradurre. L’antico testo, forse tramandato a voce, per migliaia di anni e poi scritto nella lingua di un popolo a noi sconosciuto, raccontava che …