Le prime notizie risalgono al 1348, in origine era un piccolo tempietto, forse dedicato alla protezione dei boscaioli impegnati nel trasporto su terra del legname, (antenne) che non poteva fluitare, nei sottostanti fiumi Piave e Boite.
La navata, il campanile e la sagrestia risalgono alla fine del 1500.
È stata curata direttamente dalle famiglie abitanti a Damòs e Sacco, (Da Damos, Rizzardi, Biancolini), è sempre stata sotto la giurisdizione della Chiesa di Pieve fino al passaggio alla Parrocchia di Tai.
Al 15/12/1762 risale l'autorizzazione per la costruzione del cimitero.
Dopo lunghi anni di declino, dovuto allo spopolamento de Damòs, nel 1972, si procede ad un restauro conservativo con il rifacimento della copertura in
" scandole " .
Nel 1991/92 viene restaurato l'affresco posto sulla parete di fondo dell'abside, databile alla fine del 1300, raffigurante " Crocifissione di Cristo tra la Vergine dolente ed i Santi " .
La rimozione dell'altare in legno permette la riscoperta della primitiva struttura in pietra.
Nel 2002/04 vengono realizzati i lavori di consolidamento delle fondamenta, con la sostituzione del tetto, l'installazione delle grondaie ed il disboscamento dell'area circostante.
Particolare cura viene dedicata al cimitero dai parenti dei defunti.
Recentemente la piccola frazione si è arricchita di due opere dell’artista veneziano Federico Cosmi: “Il Tolares” dipinto allegorico sulle tavole del fienile ed il “Crocifisso ligneo”, posizionato nello stesso sito ove si trovava fino agli anni sessanta.